Fabio Pignataro

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Fabio Pignataro è nato a Bari il 14 agosto 1964.
Ha imbracciato la chitarra all’età di 12/13 anni per non mollarla più. Ha iniziato molto presto la sua attività di live performer come chitarrista rock-blues, militando in diverse formazioni giovanili; ha proseguito poi gli studi musicali, approfondendo la teoria dell’improvvisazione jazz in parte sotto la guida di docenti italiani e stranieri (Guido Di Leone, Nico Stufano, Jim Kelly – Berklee School of Music clinics at Umbria Jazz), in parte da autodidatta.

Nel 1990 si laurea in Lettere con una tesi in storia della musica (jazz).

Da molti anni svolge attività di musicista (chitarra elettrica ed acustica, composizione), spaziando dal jazz, alla musica d’autore, al rock, attivo sia dal vivo, che in studio.

La sua carriera musicale come chitarrista e compositore ha avuto inizio con un band dal nome Shining Blade, che si fece conoscere dal pubblico rock italiano e straniero a fine anni ’80. Con gli SB ha pubblicato 3 album, oltre a partecipare a diverse compilation di rock italianio edite in quegli anni

Nei primi anni ’90 approda allo studio della chitarra jazz. Inizia la collaborazione con musicisti jazz locali e con alcuni gruppi di musica leggera, tra cui gli Agogo, partecipando alla realizzazione del loro album di esordio (In volo, 1993).
Con i musicisti che lo compongono, ma con la denominazione parallela di ‘Groove Six’, dal 1994 partecipa da protagonista alle attività della associazione culturale FEZ guidata dal DJ, produttore e musicista Nicola Conte, impegnato nella promozione di band jazz/acid jazz dentro e fuori i confini regionali. Per il Fez registra in studio diversi brani, uno dei quali incluso nella compilation ‘Groove Espresso’ prodotta da Schema Records e distribuito da EMI.

Nel dicembre del ’92, con il bassista Pierluigi Balducci ed il percussionista Pippo D’Ambrosio fonda il trio Finisterræ; il nuovo progetto musicale, basato interamente su composizioni originali firmate dai tre musicisti, approda ad una progressiva compenetrazione tra contenuti jazzistici e moderna musica popolare del Meridione d’Italia e del bacino del Mediterraneo, con una cifra stilistica che non disdegna il rock progressivo e il jazz rock. Il gruppo si espande con l’intento di incorporare altre voci (violino, violoncello, sax, percussioni etniche). Al culmine di una intensa attività concertistica, la band realizza l’album di esordio Finisterrae, edito da EQUIPE nel febbraio ’98.

Nel 1998 entra a far parte dell’ensemble Chiaroscuro, che ruota intorno alle composizioni del cantautore barese Lorenzo Amoruso (con Pippo Lombardo, piano & tastiere; Leo Gadaleta, violino; Beppe Sequestro, basso; Mimmo Scialpi, batteria), collaborando agli arrangiamenti dei brani originali in repertorio. Nel luglio ’99 la band si classifica finalista al concorso nazionale Cant’autori bandito dal Comune di Silvi Marina (TE) in collaborazione con l’ARCI Nazionale. Nel corso del 1999 registra un master destinato a far conoscere Chiaroscuro presso la stampa specializzata e gli operatori del settore.
Nel 2001 Chiaroscuro partecipa al Premio Tenco a Sanremo, esibendosi sul palco dell’Ariston, dove si aggiudica il premio speciale della SIAE. Quell’edizione era dedicata a Sergio Endrigo; Chiaroscuro compare nella compilation dell’evento con una interpretazione del brano Donna Pubblicità.
Con Chiaroscuro pubblica 2 album per D’Autore, l’etichetta dedicata alla musica d’autore di Azzurra Records, la maggiore tra le etichette indipendenti italiane:
– Conversazione a tre (2002)
– Dentro un giardino di rose (2006)

Il gruppo, dalla vocazione musicale energicamente acustica, tradisce una intensa affinità elettiva con la musica d’autore italiana, così come un solido legame con una area geografica fervida di contaminazioni mediterranee e balcaniche come quella del Meridione italiano.
Numerose le collaborazioni con musicisti di diversa provenienza, nei due album pubblicati: da Fabrizio Bosso, a Filippo Lattanzi, da Cesare Pastanella a Giorgio Conte (cantautore anche lui, fratello di Paolo Conte).

Con Chiaroscuro esegue la colonna sonora del film ‘La bomba’, una commedia con ambientazione italoamericana diretta dal giovane regista Giulio Base, con la partecipazione degli attori Vittorio Gassman (ultimo suo film prima della scomparsa) e Alessandro Gassman, Rocco Papaleo etc…; musiche del violinista del gruppo Leo Gadaleta.

Suona le chitarre nella colonna sonora composta dal pianista/compositore Michele Fazio per il film Tutto l’amore che c’è, regia di Sergio Rubini interamente girato in Puglia.

Il 2017 lo vede impegnato in due progetti musicali importanti, entrambi finalizzati a sfociare nella realizzazione di nuovo materiale discografico e video entro fine anno / inizio 2018, entrambi con una forte connotazione elettrica, stilisticamente vicini alla recente produzione jazz rock e contemporary internazionale (Tribal Tech / Scott Henderson, John Scofield – Uberjam, Wayne Krantz, etc…):
Fabio Pignataro trio (feat. Pierluigi Balducci, basso; Pierluigi Villani, batteria)
Stanic Boulevard (Fabio Pignataro, chitarre; Vincenzo ‘Viz’ Maurogiovanni, basso; Pierluigi Villani, batteria; Mirko Maria Matera, tastiere)

PRODUZIONI DISCOGRAFICHE / COLONNE SONORE

1. Rock

Shining Blade, titolo: Touch The night, anno 2012 (reg. 1985) (Under Fire Records)
Shining Blade, titolo: The Demo years 1983 -1984 (ibidem)

2. musica leggera

Gianni Ciardo, titolo: Ston Ston, anno: 2010

3. acid jazz:

dal 1994 collabora con l’associazione culturale FEZ di Bari.
(compilation), titolo: Groove Espresso, anno: maggio 1997 (Family Affair, distr. EMI)

4. electric jazz
Finisterrae, titolo: Finisterrae, anno: 1998 (Equipe, distr. IRD)
Stanic Boulevard, titolo: Stanic Boulevard, anno 2019 (Verve Italy – Universal Music Group)

5. Chiaroscuro
Conversazione a tre, anno: 2002 (D’Autore, distr. Azzurra Music)
Dentro un giardino di rose, anno 2006 (ibidem)
Premio Tenco 2001 – Compilation – Donna Pubblicità

6. Colonne sonore:
Film: Tutto l’amore che c’è, regia di Sergio Rubini, musiche di Michele Fazio, 2000
Film: La bomba, regia di Giulio Base, con Vittorio e Alessandro Gassman, musiche di Leo Gadaleta, 1999